martedì 23 febbraio 2021

Lawrence Ferlinghetti

 Mettete in discussione tutto e tutti…date alla vostra poesia ali per volare sulle cime degli alberi.

Evitate la provincia, mirate all’universo, cercate di raggiungere l’irraggiungibile..

resistete molto, obbedite meno.

- Lawrence Ferlinghetti



Calabria da amare

 “Forse qualcuno di voi è venuto a conoscenza della polemica suscitata dalle dichiarazioni di Corrado Augias sulla Calabria. Lui la ritiene irrecuperabile. Io voglio dire che la penso molto diversamente. Per me la Calabria è uno dei luoghi più potenti d’Europa, io vedo una terra e un mare pieni di avvenire. Forse so che tipo di pensiero sta dietro alle affermazioni di Augias, forse è la lente di una certa sinistra illuministica che fa fatica a maneggiare l’arcaico e l’altrove che nel bene e nel male ancora dimorano nelle Calabrie. Insomma a ciascuno i suoi luoghi. Augias avrà i suoi. Io ho una profondissima simpatia per le terre di Tommaso Campanella e Corrado Alvaro. Capisco la preoccupazione per l'invadenza criminale, ma questo non può cancellare la sensualità, la densità emotiva e la generosità di quelle terre. Il pensiero di Augias in questo caso non ha nulla di originale, lui pensa quello che pensano tanti. Ammetto di averlo pensato anche io lungamente. Ci sono luoghi che fanno di tutto per sembrare peggiori di quel che sono. Poi li conosci meglio e trovi la chiave per vederli bene. Gli italiani farebbero bene ad andare più spesso nelle Calabrie, piuttosto che emettere sentenze che mettono sulle stesso piano colpevoli e innocenti. E i calabresi farebbero bene a smettere di oltraggiare la bellezza in cui sono immersi".

Franco Arminio


Il libro dell'inquietudine

 Quello che ho è soprattutto stanchezza, e quella inquietudine che è gemella della stanchezza quando questa non ha altra ragione di essere oltre al fatto di essere. Ho una intima paura dei gesti da abbozzare, una timidezza intellettuale delle parole da dire. Tutto mi sembra sordido in anticipo. L’insopportabile tedio di tutti questi visi, ebeti di intelligenza o della mancanza di essa, grotteschi fino alla nausea da quanto sono felici o infelici, orrendi perchè esistono, marea separata di cose vive che mi sono estranee.

Fernando Pessoa