venerdì 24 luglio 2020

Piero Angela

La buona educazione consiste non soltanto nel comportarsi bene, ma anche nel fare in modo che gli altri si comportino bene. Rispettare le regole, ma farle anche rispettare. Si sa che questo secondo aspetto è poco popolare da noi ("Ma di cosa ti impicci?", "Lascia perdere", "Vivi e lascia vivere" ecc.). Questo modo di agire, o meglio di non reagire, ha creato in un certo senso un'assuefazione ai piccoli (ma poi anche ai grandi) abusi.
- Piero Angela

Zehra Dogan

Brescia: l' artista curda Zehra Dogan ha donato  un murale digitale stampato su una superficie di 130 mq, in segno di omaggio alla resistenza  della città al Coronavirus.


Afghanistan, immagini storiche

Giovani studentesse afghane sedute a terra sulla sabbia, con le dovute misure di distanziamento sociale, mentre sostengono gli esami di ammissione all' università.

"L’istruzione è la sola soluzione ai mali del mondo. L’istruzione potrà salvare il mondo".
(Malala Yousafzai)

18 marzo Giornata Nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia di Coronavirus


La Camera dei Deputati ha approvato quasi all’unanimità la proposta di legge per istituire la Giornata Nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da Covid 19.

Il 18 marzo è il drammatico giorno in cui i camion militari hanno trasferito i 65 feretri via dal cimitero di Bergamo, ormai al collasso, verso forni crematori delle regioni circostanti; è stata anche la giornata in cui si è registrato il maggior numero di decessi su scala nazionale.

“Fare memoria per non dimenticare. Fare memoria per riflettere rigorosamente su ciò che non ha funzionato e sugli errori da non ripetere".
Sergio Mattarella


Boom agli Uffizi con Chiara Ferragni

"Le stories di Chiara Ferragni sugli Uffizi hanno avuto 550mila apprezzamenti in poche ore, per lo più da persone che per la prima volta stabilivano una relazione emozionale col nostro patrimonio. E sotto il nostro post, nell’arco di 24 ore, abbiamo avuto 2mila critiche, ma anche 30mila like: se fosse una partita di calcio, sarebbe finita con un 15 a 1.

Noi abbiamo una visione democratica del museo: le nostre collezioni appartengono a tutti, non solo a un’autoproclamata élite culturale, ma soprattutto alle giovani generazioni. Anche perché, se i giovani non stabiliscono oggi una relazione col patrimonio culturale, è improbabile che in futuro, quando saranno loro i nuovi amministratori, vorranno investire in cultura. Per questo è importante usare il loro linguaggio, intercettare la loro ironia e il loro potenziale creativo”.

Eike Schmidt, il Direttore degli Uffizi