sabato 11 aprile 2020

Fëdor Dostoevskij

Karamàzov!”, gridò Kòlja. “È vero quello che dice la religione, che resusciteremo dai morti e, tornati in vita, ci vedremo di nuovo tutti, anche Iljùscenka?”.
“Resusciteremo senz’altro, e ci vedremo e ci racconteremo l’un l’altro allegramente e gioiosamente tutto ciò che è stato”, rispose Aljòscia a metà tra il riso e l’entusiasmo.
“Ah, che bello che sarà”, sfuggì a Kòlja.
(Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov)

Franco Battiato

Vivere non è difficile potendo poi rinascere cambierei molte cose, un po’ di leggerezza e di stupidità...
(Franco Battiato)

Emily Dickinson

Chi è amato non conosce morte,
perché l’amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.
Chi ama non conosce morte,
perché l’amore fa rinascere la vita
nella divinità.
(Emily Dickinson)

Wisława Szymborska

Morire quanto necessario, senza eccedere.
Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato.
(Wisława Szymborska)

Jacques Prevert

Jacques Prevert, Fiesta

La Leonessa d'Italia

Agli Spedali Civili a Brescia,  nella “Galleria dei Quadri“, nell’ingresso principale dell’ospedale, è stato collocato un pianoforte
che è a disposizione di chiunque voglia suonarlo.

Donato Bramante

Tempietto del Bramante a S. Pietro in Montorio

André Kertész

André Kertész, Two Lovers in Washington Square Park, New York City, 1962

Amici

Prévert con l’amico Pablo Picasso

Primo Levi


Jacques Prévert

Le foglie morte, di Jacques Prévert

Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com’era più bella la vita
E com’era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi…
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi
Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti
Com’era più bella la vita
e com’era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica…
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi

Donato Bramante

Cristo alla colonna di Donato Bramante, 1480-1490 circa, Pinacoteca di Brera

Donato Bramante

Se un artista fosse capace di interpretare il caos della propria attenzione interiore, la sua arte diverrebbe genialità
Donato Bramante

Primo Levi

Al contrario, credo che non abbia molto senso dire che un uomo vale più di un altro. Un uomo può essere più forte di un altro ma meno saggio. O più istruito ma non così coraggioso. O più generoso ma anche più stupido. Quindi il suo valore dipende da cosa vuoi da lui; un uomo può essere molto bravo nel suo lavoro e inutile se lo metti a fare qualche altro lavoro.
Primo Levi, se non ora, quando?