venerdì 10 aprile 2020

Primo Levi

"Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta. I momenti che si oppongono alla realizzazione di entrambi i due stati-limite sono della stessa natura: conseguono dalla nostra condizione umana, che è nemica di ogni infinito".
(Primo Levi, Se questo è un uomo)

Primo Levi

"Sulle dispense stava scritto un dettaglio che alla prima lettura mi era sfuggito, e cioè che il così tenero e delicato zinco, così arrendevole davanti agli acidi, che se ne fanno un solo boccone, si comporta invece in modo assai diverso quando è molto puro: allora resiste ostinatamente all'attacco. Se ne potevano trarre due conseguenze filosofiche fra loro contrastanti: l'elogio della purezza, che protegge dal male come un usbergo; l'elogio dell'impurezza, che dà adito ai mutamenti, cioè alla vita. Scartai la prima, disgustosamente moralistica, e mi attardai a considerare la seconda, che mi era più congeniale. Perchè la ruota giri, perchè la vita viva, ci vogliono le impurezze, e le impurezze delle impurezze: anche nel terreno, come è noto, se ha da essere fertile. Ci vuole il dissenso, il diverso, il grano di sale e di senape: il fascismo non li vuole, li vieta, e per questo tu non sei fascista; vuole tutti uguali e tu non sei uguale. Ma neppure la virtù immacolata esiste, o se esiste è detestabile. Prendi dunque la soluzione di solfato di rame che è nel reagentario, aggiungine una goccia al tuo acido solforico, e vedi che la reazione si avvia: lo zinco si risveglia, si ricopre di una bianca pelliccia di bollicine d'idrogeno, ci siamo, l'incantesimo è avvenuto, lo puoi abbandonare al suo destino".
Primo Levi, "Zinco", da "Il sistema periodico"

Italo Calvino

Da "Le città invisibili" di Italo Calvino

Saffo, Frammento 147


μνάσασθαί τινά φαιμι καὶ ἕτερον†ἀμμέων.

Nilde Iotti

E 'necessario cogliere negli altri quello che di positivo sanno darci e non combattere ciò che è diverso, che è "altro" da noi.
Nilde Iotti
 All'anagrafe Leonilde Iotti (Reggio Emilia10 aprile 1920 – Poli4 dicembre 1999),  la prima donna nella storia dell'Italia repubblicana a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati.

Il sussurro del mondo

Quando le radici laterali di due abeti si imbattono l'una nell'altra sottoterra, si fondono. Attraverso quei nodi autoinnestati, i due alberi unisco i loro sistemi vascolari e diventano uno solo. Collegati insieme sottoterra da innumerevoli migliaia di chilometri di miceli, i suoi alberi si nutrono e si curano a vicenda, mantengono vivi gli esemplari di giovani malati, concentrando le loro risorse e i loro metaboliti in fondi comuni...
(...)
Non ci sono esemplari isolati. E neppure specie separate. Tutto nella foresta è la foresta.
 

Richard Powers, Il sussurro del mondo

Gustav Klimt

Gustav Klimt  Donna in poltrona 1897–1898
Olio su tavola 52 x 52 cm- Collezione privata