domenica 12 marzo 2017

Marguerite Duras

È troppo tardi anche per i ricordi. Adesso non li amo più. Non so più se li ho mai amati. Me ne sono andata. Non ho più nella testa il profumo della sua pelle, negli occhi il colore dei suoi occhi. Non mi ricordo più la voce, se non a volte quel tono dolce, di sera, quand’era stanca. La sua risata non la sento più: né la risata, né le grida. È finita, non me ne ricordo più. Per questo è facile scrivere di lei adesso, a lungo, estesamente, è diventata scrittura corrente.


Marguerite Duras, “L’amante”

Gabriele D'Annunzio

"Gli giungeva il profumo di lei, una emanazione indefinibile, fresca ma pur vertiginosa come un vapore d'aròmati. Tutto il suo essere insorgeva e tendeva con ismisurata veemenza verso la stupenda creatura. Egli avrebbe voluto involgerla, attrarla entro di sé, suggerla, beverla, possederla in un qualche modo sovrumano."
— Gabriele D’Annunzio, Il Piacere

Julio Cortàzar

"Il mattino è la lavagna nella quale t’invento e ti disegno,
pronto a cancellarti"
— Julio Cortázar, versi tratti da "Ti amo"