sabato 5 luglio 2014

Elsa Morante, L'isola di Arturo

Dunque pare che alle anime viventi possano toccare due sorti: c’è chi nasce ape, e chi nasce rosa. Che fa lo sciame delle api, con la sua regina? Va, e ruba a tutte le rose un poco di miele, per portarselo nell’arnia, nelle sue stanzette. E la rosa? La rosa l’ha in se stessa: non le serve cercarla altrove. Ma qualche volta sospirano di solitudine, le rose, questi esseri divini! Le rose ignoranti non capiscono i propri misteri. 
La prima di tutte le rose è Dio. 
Fra le due: la rosa e l’ape, secondo me, la più fortunata è l’ape. E l’Ape Regina, poi, ha una fortuna sovrana! Io per esempio, sono nato Ape Regina. E tu Wilhelm? Secondo me, tu, Wilhelm mio, sei nato col destino più dolce e col destino più amaro: tu sei l’ape e sei la rosa.
— Elsa Morante, L’isola di Arturo
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